Accadde oggi: 27 aprile 1991 Antonio Renzo diventa campione d’Europa

Il 27 aprile 1991 Rossano Calabro era in subbuglio, il paese in quel momento diventava l’epicentro di una riunione importante non solo per lui, ma per l’intero nostro movimento, che all’ epoca qualche tentennamento ce l’aveva. In quella serata Antonio Renzo, 32 anni, si cimentava in una difficilissima impresa contro lo scozzese Steve Boyle. In palio c’era il vacante Titolo Europeo dei leggeri. Il pronostico era decisamente contro il nostro pugile, ma gli ultimi match vittoriosi con Titolo Italiano non chiudevano del tutto la pratica. Quella sera la Calabria visse una delle giornate più memorabili legate alla noble art. Renzo fece subito quello che sapeva fare: attaccare con martellamento metodico, che mise in allarme l’inglese per la durezza dei colpi anche quando arrivavano sulle braccia. Renzo sembrava una macchina a folle in discesa, inarrestabile. Boyle capiva che l’aria era diventata irrespirabile e rispose, errore, accettando lo scambio. Logicamente nella sua tattica Renzo rischiava e nel secondo round pescato d’incontro toccò per una frazione di secondo il tappeto con i guantoni. Per l’inglese fu l’inizio della fine, perchè Renzo moltiplicò i suoi attacchi e al VI round con un tremendo gancio sinistro fracassò la mascella all’avversario. Questi aveva capito ormai che era impossibile continuare in quelle condizioni e non si presentò nel round successivo. Fu un apoteosi per Renzo, per la Calabria e per la nostra boxe. La storia di questo pugile è da film o da romanzo. Il desiderio di boxare lo ossessionava da tempo costruendosi a Calopezzati, suo paese di nascita,  una palestra improvvisata in una cappella sconsacrata in un terreno abbandonato. Quando poi fu “sfrattato”, non si scompose e inventò una minipalestra nel sottoscala della sua abitazione. Silverio Gresta lo prese nel suo gruppo di campioni insieme al costruttore Alvaro Chiabolotti. Allenarsi con i vari Rosi e Parisi fu come una cura ricostituente e Renzo lo dimostrerà a suon di ko.

(alb)

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